La Colombaia: Italo - Luigi Ilardo, omicidio di stato

La Colombaia: Italo - Luigi Ilardo, omicidio di stato

Da Mer 13 Dicembre 2023 Ore 15:30 fino a quando Mer 13 Dicembre 2023 Ore 18:30

a La Colombaia

Postato da La Colombaia

Categorie: Cultura

Tags: natale a forio, luchino visconti, combaia forio

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Cominciano gli eventi invernali nella Colombaia di Luchino Visconti. Una serie di appuntamenti cadenzati durante tutto il periodo di dicembre accompagneranno il già folto calendario natalizio di Forio, dando risalto alla cultura, ad eventi musicali e spettacoli teatrali. I primi appuntamenti sono quelli del 3 e del 4 dicembre, domenica e lunedì. La Colombaia nell’immaginario collettivo rappresenta lo spazio terreno e spirituale di Luchino Visconti. L’estro che si fa architettura, espressione viva di una storia che continua nelle sue pellicole, nelle testimonianze di chi l’ha vissuto. Aprire La Colombaia significa perseguire quell’obiettivo, quello slancio, verso la cultura, l’arte, la musica, la libera espressione di ogni individuo d’essere su questa terra, sviluppando il proprio estro.

A partire dalle 15:30 di venerdì 15 dicembre sarà invece possibile assistere al terzo e ultimo incontro del ciclo dedicato alla legalità. Iniziato da Sandro Ruotolo e la Young Scarlatti, proseguito nella testimonianza di Catello Maresca e del suo ultimo libro, chiusa con l’intervento di Anna Vinci, intervistatrice e confidente d’eccezione per Luana Ilardo, figlia di Luigi Ilardo. Il protagonista del libro edito Chiarelettere:  «hanno ucciso e seppellito lui, ma non noi e soprattutto me, che evidentemente ho ereditato tanto del suo coraggio. So che la mia liberazione avverrà quando emergerà la verità della storia, più grande di lui, nella quale mio padre si è trovato coinvolto e della quale è stato uno dei protagonisti. Mi scopro a raccontare certe vicende intramezzandole con ricordi privati, e resto la bambina ignara di allora, eppure sono la donna consapevole di oggi.» Questa volta a parlare è Luana Ilardo, nata nel 1980, quando suo padre morì aveva appena sedici anni. Fu lei a scendere per strada e a raccoglierlo tra le sue braccia la sera del 10 maggio 1996, poco prima che scattasse il piano di protezione a tutela sua e della famiglia. Il suo racconto ci commuove, perché oltre alla drammaticità della morte, la storia di Luana ci fa entrare dentro la mentalità e la vita quotidiana di una famiglia mafiosa, imparentata coi Madonia e a contatto con tutti i più importanti boss, compreso Provenzano.

Anna Vinci dà voce a Luana in modo puntuale e avvincente, una testimonianza toccante e drammatica dettata dall’amore di una figlia che a poco a poco si rende conto di quanto la sua vita sia stravolta prima dalla carcerazione del padre e poi dalle continue fughe, sparizioni, paure. È incredibile come la grande storia di questo Paese passi da qui, attraverso questa vicenda famigliare che ci è restituita in tutta la sua concretezza. In appendice alcune dichiarazioni e lettere private di Ilardo e documenti sulla sua collaborazione, oltre ad un dialogo tra l’autrice e Giorgio Bongiovanni, direttore di “Antimafia Duemila”.